mercoledì 24 ottobre 2012
ore 20.30
Conservatorio G. Verdi - Sala Puccini
Dinamismo virtuosistico e staticità contemplativa sono i due poli,spesso spinti all’estremo limite, entro i quali gravita il mondo espressivo di Castiglioni. La sua imprevedibile creatività è in grado di far dialogareo scontrare queste due dimensioni – ad esempio nella serie di brani ispirati alle lettere dell’alfabeto ebraico – fino a renderle emblema del suo percorso poetico, sospeso tra gioco e spiritualità.
Qui tutto è nitido: il gesto strumentale nell’essenzialità dei timbri puri, il profilo melodico complicato o la semplice pungente percussività, la linea del tempo che avanza o che, al contrario, si blocca in ipnotiche ripetitività. Il programma è completato dall’ultima composizione scritta da Castiglioni – le mobilissime Undici Danze per la bella Verena – e da Terzina, per voce e ensemble, su testi del mistico Gerhard Tersteegen (1697-1769), una sorta di canto-preghiera ove il rapporto parola/suono si sublima in una fragile trama che sfiora il silenzio. (m.b.)
Tra gioco e spiritualità
Concerto-ritratto di Niccolò Castiglioni (1932-1997)
Giorgio Consolati, flauto
Daniela Fiorentino, clarinetto
Emanuel Vitolano, oboe
Francesco Della Volta, violino
Luca Lavuri, pianoforte
Ensemble del Laboratorio di musica contemporanea del Conservatorio G.Verdi di Milano
Giorgio Consolati, flauto
Emanuel Vitolano, oboe
Roberta Cristini, clarinetto e cl. basso
Andrea Brunati, corno
Teo Aroni, percussioni
Demian Baraldi, violino
Susanna Tognella, viola
Bartolomeo Dandolo Marchesi, violoncello
Yugo Matsumura, direttore
Ljuba Bergamelli, soprano
Niccolò Castiglioni (1932-1996)
Gymel (1960)
per flauto e pianoforte 5'
Daleth (1979)
Sonatina per clarinetto e pianoforte 6'
Alef (1967)
per oboe 9'
He (1990)
per pianoforte 7'
Undici Danze per la bella Verena (1996)
per violino e pianoforte 15'
Terzina (1992-93)
per soprano e otto strumenti 7'