Compositore spagnolo. Compì gli studi in patria e a Roma. Entrato nel 1565 al Collegium Germanicum, fu forse allievo di Palestrina, i cui due figli ebbe come compagni. Nel 1569 divenne organista nelle due chiese spagnole di Roma (S. Maria di Monserrat e S. Giacomo); due anni dopo era maestro di cappella nel Seminario romano. Ordinato sacerdote nel 1575, nel 1579 passò al servizio dell’imperatrice Maria, figlia di Carlo V. Cappellano in S. Girolamo della Carità, nel 1587 fece ritorno a Madrid dove (dopo un soggiorno a Roma nel 1592) si stabilì definitivamente nel 1596, sempre al servizio dell’imperatrice, che sin dal 1582 si era ritirata in convento e per i cui funerali egli scrisse l’Ufficio dei defunti a sei voci (1603).
Victoria è il più grande compositore del Rinascimento spagnolo e certo uno dei più grandi in assoluto del suo tempo, avvicinabile a Palestrina o a Orlando di Lasso, benché la sua produzione (esclusivamente sacra) sia di mole relativa: 20 messe, (una delle queli pro defunctis e altre sparse in raccolte anche antologiche); 18 magnificat e 25 composizioni liturgiche di vario genere da quattro a dodici voci, analogamente distribuite nelle diverse raccolte; 2 libri di inni (1581 e 1600); l’Officium Hebdomadae Sanctae (Ufficio della Settimana Santa, 1585); 6 libri di mottetti da quattro a otto voci.
(cit. da La nuova enciclopedia della musica Garzanti)
Brani eseguiti al Festival Milano Musica
Super flumina Babylonis – O vos omnes (21 settembre 1998)
Taedet animam meam (07 novembre 2010)
Tenebrae responsoria (selezione)
da Officium Hebdomadae Sanctae
Feria sexta in Passione Domini ad Matutinum
Responsorium IV Tamquam ad latronem, a 4
Responsorium V Tenebrae factae sunt, a 4
Responsorium VI Animam meam dilectam, a 4
Responsorium IX Caligaverunt oculi mei, a 4 (11 giugno 2022)