Progetto in collaborazione con
Con il particolare sostegno di Mitsubishi Electric Europe B.V. – Filiale italiana
Creato nel 2010 dalla Fondazione Antonio Carlo Monzino e sviluppato dal 2018 in collaborazione con Milano Musica, con lo scopo di tracciare percorsi funzionali alla riabilitazione e inclusione sociale dei detenuti adulti e di offrire supporto ai giovani in situazione di fragilità grave (minorenni in stato detentivo), Musica in Carcere prevede la realizzazione di percorsi musicali e proposte differenziate in base alle esigenze manifestate dagli istituti carcerari coinvolti: Casa di Reclusione di Bollate, Carcere di San Vittore e Istituto penale minorile Beccaria di Milano.
Sostenuto negli anni da Fondazione di Comunità Milano e Intesa Sanpaolo, dal 2023-2024 il progetto amplia le attività, grazie all’intervento e alla collaborazione della filiale italiana di Mitsubishi Electric, con un maggiore coinvolgimento di detenuti partecipanti attraverso:
- lezioni settimanali di strumento al Carcere di Bollate (pianoforte e percussioni) e al Carcere di San Vittore (percussioni nel reparto Giovani Adulti, in due gruppi)
- organizzazione della Settimana della Musica, laboratorio dedicato alle percussioni, all’Istituto penale minorile Beccaria (ultima edizione: 10-12 luglio 2023)
- realizzazione di concerti in carcere con la partecipazione attiva dei detenuti-musicisti: a San Vittore saggi dei laboratori di percussioni; a Bollate concerti della band Freedom Sounds (appuntamenti 2023: 21 giugno, in occasione della Festa della Musica)
- riqualificazione degli spazi, tra cui fornitura e installazione di condizionatori da parte di Mitsubishi Electric Europe B.V. – Filiale italiana, rispettivamente presso lo Studio di registrazione e la Sala Musica, introduzione di nuovi strumenti musicali e valorizzazione delle attività nella Sala Musica del Carcere di Bollate. Risale al 7 giugno 2023 il primo concerto della Freedom Sounds nella Sala rinnovata
- partecipazione gratuita dei detenuti del carcere di Bollate, e dei loro familiari, al Festival Milano Musica
“Tutto ebbe inizio nel lontano 2002” – racconta Francesco Mondello, Assistente capo coordinatore di Polizia Penitenziaria Seconda casa di reclusione di Milano-Bollate – “quando arrivò nel reparto, dove svolgo il ruolo di capoposto, Gabriele, un chitarrista eccezionale che mi espresse il desiderio di suonare la sua chitarra elettrica. Con il benestare della direzione, decidemmo insieme di costruire la prima sala musica, utilizzando le scatole delle uova raccolte nelle cucine del reparto.
Poi arrivarono altri musicisti e, anche attraverso le donazioni della Fondazione Antonio Carlo Monzino, riuscimmo ad avere altri strumenti e iniziammo a migliorare la sala utilizzando materiali più consoni; ci fu anche un periodo in cui suonavano insieme, poliziotti e detenuti… a me piace suonare la batteria.
La musica è stata da sempre la mia passione e poter offrire alle persone detenute la possibilità di suonare, per me è come dare la possibilità di riscattarsi. La musica unisce, non ha barriere, non fa differenza di nazionalità, di religione, di colore della pelle, di lingua, è un collante universale, ed è per questo che ho voluto portare avanti questo progetto, per abbattere tutte le barriere e i pregiudizi in una realtà difficile come il carcere.
Tutti abbiamo pregiudizi ma chi fa il mio mestiere non può permettersi di averne, non sarebbe un buon poliziotto penitenziario. Bisogna considerare che in carcere non entrano i reati ma le persone, ognuno con la propria storia e con i propri errori, con la propria vita, col proprio passato e quasi sempre in carcere deve ricominciare da zero e costruirsi un futuro. Uno dei principali obiettivi è quello di fare in modo che il tempo diventi una risorsa e allora c’è chi studia, chi lavora, chi impara un’arte e c’è chi suona. Io dico sempre ai miei musicisti che la musica, in carcere, è sicuramente un modo lecito di evadere”.
Ricorda Andrea Monzino, amministratore delegato Fondazione Antonio Carlo Monzino: “Abbiamo iniziato il nostro intervento nel carcere di Bollate nel 2011, con un concerto e con la donazione degli strumenti necessari per la Sala Musica. In quell’occasione, abbiamo davvero compreso l’importanza della musica in un simile contesto, perché linguaggio senza barriere, universale. Ed è per questo che abbiamo immediatamente accolto la richiesta di alcuni detenuti di organizzare lezioni di musica, capendo anche l’importanza che fossero con cadenza settimanale, per creare una continuità, aspetto fondamentale per gli ospiti di un contesto carcerario. Tuttora, per noi, è un progetto in cui crediamo fermamente, nella consapevolezza che la musica sia un potente strumento che, anche in un contesto difficile come quello di un carcere, può aprire le porte della libertà interiore, alimentando la speranza, la bellezza e promuovendo il benessere emotivo e mentale delle persone”.
Nel mese di giugno 2023 sono stati presentati al pubblico i lavori di adeguamento e miglioramento della Sala Musica della Casa di Reclusione di Bollate, realizzati dagli stessi detenuti nell’ultimo anno grazie al sostegno fornito. L’occasione della presentazione è stata offerta da un concerto della Freedom Sounds, una cover band formata da detenuti musicisti del 4° reparto del Carcere di Bollate; alcuni tra i musicisti hanno imparato a suonare in carcere.
Al termine del concerto, tra gli appuntamenti che vanno a comporre il calendario delle attività artistiche di Musica in Carcere, Cecilia Balestra, direttrice di Milano Musica ha commentato: “Tutti insieme abbiamo respirato un’aria di libertà e di gioia, nella necessità di ciò che stava accadendo”,
Dal 2023 il progetto gode del sostegno, indispensabile non soltanto alla realizzazione di appuntamenti concertistici come quelli di giugno 2023, ma al suo proseguimento, di Mitsubishi Electric Europe B.V. – Filiale italiana: “Inclusione, sostenibilità, formazione sono parole che per la nostra azienda rappresentano valori concreti, attraverso i quali cerchiamo di dare il nostro contributo per la creazione di una società più equa e accogliente” – afferma Mario Poltronieri Presidente della filiale italiana di Mitsubishi Electric. “Il Festival Milano Musica ci accomuna in questo percorso poiché l’arte, in tutte le sue forme ed espressioni, è fondamentale per lo sviluppo delle persone. Attraverso la musica e altre forme di creatività possiamo aiutarci gli uni con gli altri, costruire ponti tra le persone, traendo conforto e ispirazione. Questi valori sono essenziali per promuovere la diversità, la comprensione e la collaborazione nella nostra società”.
Negli anni il progetto Musica in Carcere ha ricevuto il contributo di