Milanese del 1913, Bruno Bettinelli ha compiuto studi regolari presso il Conservatorio della sua città, diplomandosi in pianoforte, musica corale e composizione. Piuttosto precoce, negli anni quaranta ottiene i primi importanti riconoscimenti ufficiali (tra cui il Premio dell’Accademia di S. Cecilia di Roma e il “Busoni” di Bolzano) e si afferma quale esponente di un Neoclassicismo di marca essenzialmente italiana. Inizia in quegli anni anche l’attività didattica, che svolgerà per decenni presso il “Verdi” di Milano formando allievi del calibro di Azio Corghi, Claudio Abbado, Riccardo Chailly, Aldo Ceccato, Francesco Degrada, Armando Gentilucci, Riccardo Muti, Maurizio Pollini, Uto Ughi. Per qualche periodo ha esercitato anche la critica musicale, sia per la stampa quotidiana sia per quella periodica.
Come compositore, Bettinelli si è lentamente allontanato dalle formulazioni neoclassiche degli esordi per approdare a linguaggi più moderni e all’atonalità, fermi restando l’alta tensione morale, la purezza di stile e la predilezione per l’intreccio polifonico: i tratti peculiari, questi ultimi, del suo orizzonte d’artista. Compositore essenzialmente strumentale e autore di un catalogo sinfonico e cameristico considerevole (da ricordare i Concerti e le sette Sinfonie), Bettinelli è anche autore di tre lavori di teatro musicale, a uno dei quali, Il pozzo e il pendolo (Bergamo, 1967), ha arriso un particolare successo.
Bruno Bettinelli è scomparso a Milano l’8 novembre 2004.
Brani eseguiti al Festival Milano Musica
Fantasia (10 Novembre 2004)
Trio (10 Novembre 2004)
Dittico Ambrosiano (10 Novembre 2004)
Brani eseguiti a Musica nel nostro tempo
5 + 5 (13 Gennaio 1985)
Musica per sette (20 Febbraio 1978)