giovedì 1° ottobre 2009 ore 20:30
Spazio Tadini
Il percorso di Niccolò Castiglioni compositore per pianoforte solo comincia nel 1958 con Inizio di movimento e termina nel 1994 con Preludio, corale e fuga, coprendo quasi per intero lo spettro delle metamorfosi stilistiche dell’autore. Solo gli anni Sessanta non trovano rappresentazione nell’opera per pianoforte.
Il brano per pianoforte più noto di Castiglioni, Cangianti (1959), che insieme al precedente Inizio di movimento rappresenta il punto di contatto fra il compositore e il linguaggio di Darmstadt. Castiglioni adotta il vocabolario seriale, inserendolo però in una sintassi che con i paradigmi della serialità non ha molto da spartire.
A partire dalla tappa successiva, i Tre pezzi del 1978, comincia un faticoso processo di rimozione che estromette la categoria del drammatico dalle partiture di Niccolò Castiglioni. L’atteggiamento diventa quello di chi decora, disegnando arabeschi e figure bidimensionali.
La visione diventa una compagna fedele per la musica di Castiglioni, trascolorando soltanto di decennio in decennio; passando dai Tre pezzi a Dulce refrigerium (Sechs geistliche Lieder für Klavier) (1984) le filigrane color oro e argento dei primi lasciano il posto a lievi tinte pastello. Un ciclo composto da sei piccoli brani, che sono un inno alla semplicità (per Castiglioni concetto mistico quant’altri mai), giungendo nell’ultimo (solo sette bicordi, con la didascalia «Ah! ritorni il vecchio affetto a regnar nel vostro cor») alla concisione e astrazione di un simbolo.
Ciò che è stato nascosto può anche tornare fuori, creando gli incubi: l’incubo di Castiglioni è He (1990). Radicale come forse nessun’altra partitura del compositore, He (il titolo viene dall’alfabeto ebraico) esibisce tutta la violenza del rimosso e del processo di rimozione. Per una buona metà del brano, la visione fantastica sta di fronte all’ascoltatore (di nuovo trascolorando: ora la tinta è un bianco splendente e metallico), poi le figure scompaiono e la scena cambia: restano le allucinazioni e i mostri.
Per ricordare Niccolò Castiglioni
Alessandro Solbiati e Alfonso Alberti presentano:
“Niccolò Castiglioni. Cangianti”, registrazione completa delle opere per pianoforte
Edizione col legno WWE 1CD 20274
Alfonso Alberti, pianoforte
Niccolò Castiglioni (1932-1996)
Cangianti (1959)
da Tre Pezzi (1978)
Kinderlied ohne Worte
Dulce refrigerium (1984)
He (1990)
Preludio, corale e fuga (1994)