giovedì 5 novembre 2009
ore 20:30
Auditorium Lattuada
Il rapporto tra compositore e interprete è sempre stato fondamentale per l’evoluzione del linguaggio musicale nel corso dei secoli e per l’affinamento dello stile personale di ogni compositore. Lo spirito immaginativo e la volontà speculativa di questi, unitamente alla conoscenza teorico-pratica degli strumenti esecutivi (siano essi acustici o elettroacustici) e delle tecniche compositive e costruttive (più o meno sostenute dal ricorso alla tecnologia), si incontrano con la competenza esecutiva, la sapienza artigianale e la sensibilità creativa degli interpreti, creando così un cortocircuito delle idee che è il vero atto creativo di ogni processo musicale. In quest’ottica di scambio, arricchente per tutti i protagonisti del fare artistico, si incontrano compositori di generazioni diverse e i musicisti riuniti nell’Ensemble Risognanze sotto la guida di Tito Ceccherini, ognuno dotato di una specifica formazione nell’ambito della musica e di uno specifico bagaglio culturale. Non una scuola di composizione secondo i dettami di un maestro, ma un laboratorio, una “bottega” dove a confrontarsi, in primo luogo, sono le idee e le loro possibilità di realizzazione.
Stefano Gervasoni
In collaborazione con Fondazione Scuole Civiche di Milano IRMus
Concerto conclusivo del Laboratorio di composizione ed esecuzione dell’IRMus
con Stefano Gervasoni, Tito Ceccherini, l’Ensemble Risognanze e Juliet Fraser, soprano
Il concerto si concluderà con l’esecuzione delle tre composizioni selezionate nell’ambito del Laboratorio e una sorpresa ideata da Stefano Gervasoni.
Stefano Gervasoni (1962)
Recercar cromatico post il credo (2005)
per quartetto d’archi
Godspell (2002)
su cinque poesia di Philip Levine
per mezzosoprano ed ensemble
In nomine (2001)
per ensemble