Figura al contempo legata agli sviluppi musicali del Novecento e irriducibile a qualsivoglia allineamento, Olivier Messiaen (Avignone, 1908 – Parigi, 1992) ha la sua formazione musicale al Conservatorio parigino, dove, tra il 1919 e il 1930, è allievo di Dukas, Emmanuel e Dupré. Quindi affianca l’attività di organista presso la Chiesa della Trinità (dal 1931) a quella di docente presso il Conservatorio parigino: qui insegna per oltre trent’anni, dal 1941 al 1978, avendo tra i suoi allievi Yvonne Loriod, divenuta poi la sua seconda moglie, Pierre Boulez e Karlheinz Stockhausen. È proprio lui, studiando a fondo la tecnica ritmica di Stravinskij e quella dodecafonica di Schönberg, a fornire a Boulez e Stockhausen alcuni fondamentali strumenti per le loro successive conquiste nella ricerca linguistica. Messiaen conosce e utilizza la tecnica seriale: nel secondo dei Quatre études, il “Mode de valeurs et d’intensités”, arriva addirittura ad una serializzazione integrale, applicando i criteri seriali non solo alle altezze delle note, ma anche al ritmo, al timbro, all’intensità e più generalmente a tutti gli aspetti del linguaggio musicale. Eppure la sua personalità non è certamente ascrivibile ad alcuna corrente linguistico-stilistica contemporanea: la sua musica ha caratteristiche sua proprie. Libero è l’uso della modalità, l’invenzione melodica e accordale è modellata ricorrendo a scale orientali, a modi estranei alla tradizione tonale, come quelli gregoriani. Il risultato non è solo un generico esotismo, ma un linguaggio personale che si approssima talvolta a certi stilemi di Debussy o Skrjabin. Originale è anche l’elemento ritmico: anche qui si sentono influssi orientali, nonché l’impronta della metrica classica.
Davvero ampio e vario è il catalogo di Messiaen: vi sono presenti praticamente tutte le forme in uso al tempo, sebbene concerti e sinfonie vengano definite diversamente. Frequente il ricorso a forme cicliche, in cui spesso si giustappongono blocchi di differenti sonorità. Due sono le principali fonti di ispirazione: la religione cattolica (da L’ascension per orchestra all’opera Saint François d’Assise, dal ciclo organistico La nativité du Seigneur alla Vision de l’amen, per due pianoforti) e il canto degli uccelli. Sull’adattamento del canto degli uccelli si basano Réveil des oiseaux, l’immenso Catalogne d’oiseaux, Oiseaux exotiques e Chronochromie. Il titolo oggi più eseguito è il Quatuor pour la fin du temps, scritto durante la deportazione in un campo di concentramento: il particolare organico (piano, clarinetto, violino e violoncello) non fu scelto da Messiaen, bensì imposto dalle circostanze: erano questi gli unici quattro strumenti (e strumentisti, includendosi l’autore stesso quale pianista) presenti nel lager. Da ricordare infine i due scritti teorico-programmatici Tecnica del mio linguaggio musicale e Trattato sul ritmo.Dal 1998, a La Grave-La Meije, un paese delle Alpi francesi, viene organizzato annualmente nel mese di luglio il Festival Messiaen.
Brani eseguiti al Festival Milano Musica
Catalogue d’oiseaux (28 Maggio 2021)
Catalogue d’oiseaux (21 Novembre 2020)
Catalogue d’oiseaux (21 Novembre 2020)
Un sourire (16 Novembre 2020)
Les Offrandes oubliées, méditation symphonique (21 Novembre 2016)
Le Courlis cendré (09 Ottobre 2016)
XII. La Parole toute-puissante (09 Ottobre 2016)
Cantéyodjayâ (09 Ottobre 2016)
Île de feu 1 (09 Ottobre 2016)
XIII. Noël (09 Ottobre 2016)
XIV. Regard des anges (09 Ottobre 2016)
Visions de l'Amen (02 Novembre 2015)
Quatuor pour la fin du temps (22 Ottobre 2011)
n. 6 Cloches d'Angoisse et Larmes d'adieu (19 Ottobre 2009)
n. 8 Un reflet dans le vent... (19 Ottobre 2009)
da L'Ascension (22 Ottobre 2008)
da Livre d'orgue (22 Ottobre 2008)
Le tombeau resplendissant (28 Settembre 2008)
Chronochromie (20 Novembre 2005)
Oiseaux exotiques (21 Giugno 1990)
Partecipazioni a Musica nel nostro tempo
Brani eseguiti a Musica nel nostro tempo
Oiseaux exotiques (19 Maggio 1986)
Le Courlis cendré (23 Ottobre 1983)
Les offrandes oubliées (12 Ottobre 1983)
O sacrum convivium (17 Gennaio 1982)
Chronochromie (26 Ottobre 1979)
L' Ascension (12 Dicembre 1977)
Tre pezzi da Visions de l'Amen (03 Aprile 1977)